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  • av Gaspare Mura
    356,-

    "Chi è per voi Gesù?": domanda che sottintende una ricerca sofferta, che lancia la sfida di una risposta nell'anelito alla verità e nel cammino di fede. La cultura contemporanea, particolarmente sensibile alla figura di Gesù, vuole superare quella "misteriosa distanza" che da lui ci separa, ora ponendosi su posizioni critiche, ora cercando la via dell'amore: per conoscere, per meditare, per partecipare del suo mistero. Testi di: Bergson, Bernanos, Blondel, Bloy, Broch, Cau, Chesterton, Claudel, Croce, de Unamuno, Dostoevskij, Eliot, Ghandi, Guardini, Hegel, Kant, Kierkegaard, Lequier, Malègue, Maritain, Mauriac, Nietzsche, Pasolini, Pasternak, Rebora, Renan, Sciacca, Solov¿ev, Stein, Ungaretti, von Polenz, Weil

  • av Anselmo Morandi
    320,-

    L¿educazione alla fede in Gesù Cristo rivelatore del Padre è il compito fondamentale della Comunità cristiana. La liturgia, che il Concilio Vaticano II addita quale fonte e culmine della vita della Chiesa (SC 10), si colloca di diritto all¿interno di questo processo educativo. Più precisamente, essa è un singolare e prezioso ¿luogo educativo e rivelativo della fede¿, una risorsa da valorizzare nelle sue grandi potenzialità. Da qui la necessità di promuovere sempre di nuovo la formazione liturgica di tutti i fedeli, a cominciare dai ministri ordinati ai quali è affidato il compito delicato e impegnativo della presidenza liturgica.

  • av Stefano Bocciolesi
    500,-

    Dopo un¿introduzione che spiega l'importanza del tema e un primo capitolo sulla crisi della tradizione nel mondo moderno, in questo studio viene affrontato in modo sistematico per la prima volta la teologia della Tradizione. La teologia della Tradizione è vista come categoria teologica fondamentale e principio primo della Teologia cattolica nel pensiero teologico di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Tutto ciò in un costante dialogo, come nello "stile" del Papa emerito, con le istanze della modernità e con i teologi provenienti dal mondo della Riforma.

  • av Costantino Rubini
    296,-

    La gioia è un vertice dell¿esistenza, è una rivelazione dell¿identità umana, è il segreto della vita di Gesù. La vera gioia può abitare il cuore umano in ogni momento della vita, anche quando si è feriti, emarginati, scartati, oppressi, anche quando il nostro viso è segnato dalle lacrime. Per raggiungere la gioia del cuore, però, c¿è bisogno di tempo, di rallentare; ecco l¿esigenza di fermarsi per un breve periodo, di concedersi il dono degli esercizi spirituali, per un respiro più lento, meno affannoso, più libero e liberante. All¿interno di questo testo troverete un corso di esercizi spirituali proposto ai giovani di Azione Cattolica della Diocesi di Napoli. Si potrà utilizzare sia come proposta comunitaria, per un gruppo di giovani, sia come esperienza personale. Il libro contiene tutti gli strumenti necessari per accompagnare un giovane in un percorso spirituale di gioia e unificazione del cuore.

  • av Giovanni Fasoli
    186,-

    Si racconta di un uomo che decise di avventurarsi negli inospitali territori dell¿Africa, accompagnato soltanto dai suoi portatori. Ciascuno di loro impugnava un machete per farsi strada tra la folta vegetazione. Il loro obiettivo era avanzare a tutti i costi. In presenza di un fiume, lo guadavano nel minor tempo possibile. Se spuntava una collina, affrettavano il passo per non perdere neppure un minuto. D¿un tratto, dopo solo qualche ora scarsa di marcia, i portatori si fermarono, lasciando interdetto l¿avventuriero. Egli chiese: ¿Perché vi siete fermati? Siete già stanchi dopo poche ore di cammino?¿. Allora uno dei portatori lo guardò e rispose: ¿No signore, non siamo stanchi. Ma abbiamo camminato troppo in fretta. Adesso ci fermiamo per aspettare l'anima". Fermarsi. Aspettare l'anima. E poi... Vedere. Stupirsi. Contemplare. Agire. Ascoltare. Ripartire. Vestirsi di "sole"... e di "nuovo".

  • av Vittorio Battistuzzi & Pio Dal Cin
    610,-

    Questa è la biografia di don Vittorio Battistuzzi divenuto prete in età avanzata. Prima è stato sindaco del suo Comune natale, per due mandati dal 1980 al 1990; poi ha maturato la vocazione di farsi prete e per gentile concessione del Vescovo Alfredo Magarotto, è entrato nel Seminario di Vittorio Veneto. E¿ nato a Codognè il 4 aprile 1937. Dopo aver lavorato per 40 anni in tre mobilifici come impiegato prima e poi dirigente d¿azienda, si è spostato nel settore metalmenico maturando la pensione.

  • av Alberto Ara
    1 250,-

    Di solito Rivelazione ed Ispirazione sono concetti separati, demandati il primo alla Teologia Fondamentale, il secondo al corso di Introduzione alla Scrittura, affidato ad esegeti o a biblisti. Qui si scoprirà che non solo la Scrittura ma anche i Padri ed il Magistero li considerano due facce della medesima medaglia. Di più. Si scoprirà, ancora nella Scrittura, nei Padri e nel Magistero, che sono concetti ¿plurali¿: l¿ispirazione biblica consta di ben sette movimenti diversi, la Rivelazione di tre, i modi di inerranza sette. Questa unificazione poi comporta una rilettura del concetto di infallibilità ed inerranza della Scrittura, di solito demandato alla Teologia Fondamentale ma che deve invece essere riletto alla luce dei risultati dell¿esegesi biblica come a quella degli insegnamenti del Magistero. A ciò si aggiungerà che Rivelazione, Ispirazione ed infallibilità non riguardano solo la Scrittura ma si estendono, in modi e misure diverse, anche alla Tradizione ed al Magistero. Il filo conduttore, la trama più profonda di questo titanico e variegato movimento, sono le dinamiche spirituali, ignorando le quali le modalità di ispirazione dello Spirito restano misteriose.

  • av Samuele Agnesini
    380,-

    La Celebrazione della Passione del Signore così come ci è consegnata dalla tradizione, e in modo specifico dalla riforma del Concilio Ecumenico Vaticano II, è un¿azione liturgica peculiare rispetto a tutto il Messale Romano. La sua struttura tripartita (liturgia della Parola ¿ adorazione della Croce ¿ comunione) e l¿assenza della sinassi Eucaristica costringono a considerare questa celebrazione sotto prospettive nuove e possibilmente scevre del dato devozionalistico che, per troppo tempo, ha dominato su quello liturgico. La Croce che viene mostrata e adorata nella Celebrazione della Passione del Signore, manifesta il mistero della redenzione e lo fa nel linguaggio specifico dell¿azione rituale. La ricca simbologia che emerge dallo studio di questa celebrazione orienta la riflessione della teologia liturgica ad una riscoperta della sacramentalità come dato non limitante ma in un certo modo conglobante.

  • av Antonino Pangallo
    330,-

  • av Mario Russotto
    296,-

    Ci sarà vita consacrata se ci sarà gioia vera; se si riuscirà a coniugare la consacrazione con un atteggiamento di umiltà e di fascinosa felicità; se ci si lascia incontrare dal Signore al pozzo della Parolä anche se la brocca è screpolata. La Samaritana del racconto evangelico (Gv 4), nonostante la sua vita travagliata, è una donna autentica, davvero assetata di Amore vero gratuito incondizionato. In questo libro la lectio biblica si coniuga perfettamente con la lectio humana.

  • av Loreno Lorenzon
    356,-

    Questo testo descrive in modo essenziale l'impegno ecumenico della Chiesa cattolica, avvenuto con il Concilio Vaticano II e dopo il Concilio stesso, grazie ad alcuni dei suoi più importanti brani magisteriali sulla questione dell'unità della Chiesa. I commenti si caratterizzano come un primo approccio alla dimensione ecumenica, contemporaneamente richiamano la necessità di integrazione e completamento.

  • av Pierluigi Vignola
    306,-

    Colpevole di Innocenza vuole essere un ¿saggiö che cerca di ovviare a lacune macroscopiche e volute. Sviluppare, dunque, il ¿contro processö al processo mediatico al quale il sottoscritto è stato sottoposto in questi anni, fornendo al lettore una documentazione ampia e precisa, è necessario soprattutto perché la tendenza è quella di ignorare i fatti che non coincidono con la versione di chi desidera che solo la propria verità appaia a tutti i costi. Nessun fine difensivo particolare in questo libro. Tuttavia, al termine del contro processo, non si può evitare di riconoscere come, per nascondere episodi di collusione, sia stato letteralmente inventato un capro espiatorio. Il dato ¿al tempo stesso allarmante e inconfutabile¿ dunque, è la caparbietà con la quale non si vogliono cogliere i segnali di opposto significato rispetto a quelli aprioristicamente e forzatamente ritenuti sussistenti da chi svolge le indagini, che provengono senza alcuna ombra di dubbio nella perseveranza di errori ingenerati dalla faziosità e dalla artefatta ricostruzione della realtà, insistendo nella considerazione di elementi che alla luce dell¿attività di ricostruzione si sono mostrati del tutto errati.

  • av Giacomo Aprile
    356,-

    Nel momento in cui il popolo d'Israele si trova in esilio, cerca di recuperare una propria identità, rischiando di smarrirsi dietro a falsi dèi. Ezechiele cercherà allora con tutte le forze di combattere l¿idolatria e di mostrare al suo popolo a chi davvero si può affidare: non alla nazione in quella contingenza storica più forte, ma all¿unico Dio, Signore della storia, che ha in mano le sorti di ciascuno, e che rimane fedele alle sue promesse. In un¿epoca quale la nostra di perdita di punti di riferimento politici e culturali, riteniamo che il monito del profeta sia ancora attuale, per riscoprire la nostra identità, quella di figli amati da sempre e per sempre, ai quali Dio non smette di assicurare: «Ma io mi ricorderò dell¿alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un¿alleanza eterna» (Ez 16,60).

  • av Renato D'Auria
    356,-

    «La luce della fede: con quest¿espressione, la tradizione della Chiesa ha indicato il grande dono portato da Gesù, il quale, nel Vangelo di Giovanni, così si presenta: « Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre » (Gv 12,46). Anche san Paolo si esprime in questi termini: «E Dio, che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulge nei nostri cuori» (2 Cor 4,6). » (LF 1)   Con queste parole Papa Francesco apre la sua prima enciclica "Lumen Fidei", e ci esorta a ripartire proprio dalla fede per rinvigorire il nostro cammino di credenti e di testimoni del Risorto, Speranza vera di ogni uomo, e vivere nella gioia il nostro quotidiano: «È urgente perciò recuperare il carattere di luce proprio della fede, perché quando la sua fiamma si spegne anche tutte le altre luci finiscono per perdere il loro vigore. La luce della fede possiede, infatti, un carattere singolare, essendo capace di illuminare tutta l¿esistenza dell¿uomo. Perché una luce sia così potente, non può procedere da noi stessi, deve venire da una fonte più originaria, deve venire, in definitiva, da Dio.»

  • av Mosconi Franco
    356,-

    Qui ne abbiamo uno testo base, ma troveremo altri testi di Marco per spiegare questo significato di ¿ascesi e disciplinä che, al di là del titolo, vedrete che il senso evangelico di queste parole un po¿ tradizionali nel nostro linguaggio, confrontandoci con il Vangelo, acquistano un altro senso. Siamo al capitolo ottavo di Marco (Marco ha sedici capitoli: il capitolo ottavo è il capitolo centrale).

  • av Krzysztof Tr&#281 & bski
    330,-

    L¿assertività può essere considerata l¿arte di tessere rapporti interpersonali soddisfacenti. Significa capire, accettare ed esprimere i propri sentimenti, pensieri e bisogni nel rispetto di quelli degli altri. Non è solo un¿abilità, ma diventa uno stile di vita basato sull¿equilibrio e sulla collaborazione con gli altri. Trova la sua massima espressione in semplici valori come chiarezza, onestà, fiducia e rispetto. Ha lo scopo di far emergere i tratti individuali e le peculiarità di ogni persona. Cerca di valorizzare il ¿diamante grezzö che è nascosto in ognuno di noi e spesso cela belle qualità dietro a un aspetto ruvido. Il libro può aiutare i lettori a capire meglio quali comportamenti o situazioni creano loro problemi e, quindi, richiedono maggiore attenzione. Può essere utile non solo a coloro che tendono ad essere passivi nei rapporti interpersonali, ma anche a coloro che tendono ad essere eccessivamente aggressivi, aiutandoli a esprimere idee e sentimenti forti in modo diretto e rispettoso. Non è una strada facile, ma può indirizzare verso una soddisfacente vita relazionale. Il libro può servire da guida in questo cammino.

  • av Giuseppe Agnello
    356,-

    Il percorso di questo breve saggio teologico si propone di usare l'articolo di fede del credo apostolico "discese agli inferi", per meditare su alcune verità di fede che vanno dall'azione salvifica di Cristo compiuta verso tutti gli uomini di tutti i tempi; la verità e realtà terribile della dannazione eterna, tutt'altro che inconciliabile con la bontà di Dio; e la salvezza di coloro che non hanno conosciuto Gesù unico Salvatore. In polèmica con le nuove apocatàstasi e con l'ipòtesi di un inferno "vuoto", l'autore àuspica la fine della "congiura del silènzio" su un tema che non può lasciare indifferenti e che giustìfica anche la Misericòrdia di Dio.

  • av Joseph Rabenirina
    806,-

    Stimolato dalla discussione teologica odierna intorno alla dimensione sacrificale della Messa, nonché dalla considerazione delle difficoltà che molti avvertono nei confronti dell¿insegnamento tradizionale della Chiesa, ho trovato illuminante un¿affermazione di Giovanni Crisostomo, che di fatto ho scelto come titolo della presente Dissertazione: «Se Egli non fosse caduto, noi non saremmo risorti». Il successivo sottotitolo «La nozione cristiana di redenzione vicaria alla luce della Religione Tradizionale Malgascia» precisa e delimita l¿ambito della ricerca. A partire dalle testimonianze bibliche, liturgiche e patristiche, lette in sintonia con i documenti magisteriali, mi sono proposto di riflettere su quel dato basilare della fede cristiana che si esprime bene attraverso la nozione di «redenzione vicaria». A sua volta la riflessione sulla tradizione cristiana è stata da me riletta alla luce della fede pre-cristiana della Chiesa del Madagascar, alla quale appartengo.

  • - Dio e gli uomini camminano insieme
    av Lucio Sembrano
    1 030,-

  • av Silvano Zoccarato
    320,-

    Sappiamo che è lo Spirito a muovere i cuori e a plasmare i desideri. Di sicuro ha guidato anche padre Silvano allorquando, a oltre 70 anni, ha ¿osatö chiedere ai suoi superiori di ricominciare da capo e aprire una nuova missione in Algeria. Lo ha fatto probabilmente instillandogli quel seducente desiderio, che fa capolino ad una certa età, di ritornare alle cose essenziali e di intraprendere la via della purificazione per poter arrivare a contemplare più da vicino il volto di Dio. Per me, scrive padre Silvano, ¿la presenza in Algeria è anzitutto un¿occasione per sentire ancora più forte la presenza di Diö. Luoghi ben precisi sono Tamanrasset, dove visse e morì Charles de Foucauld, e Tibhirine presso le tombe dei monaci.   ( Monsignore Lucio Bonomo - Treviso )  La cartolina. E¿ una formula semplice di visitazione anche fuori dall'Algeria. Come Maria, dopo l¿annunciazione, andando dalla cugina Elisabetta, ha sentito il bisogno e la gioia di rivelare il suo segreto. Oggi puoi leggere le sue cartoline aprendo Papa Giovanni XXIII - Le cartoline di Padre Silvano.

  • av Don Mario Pieracci
    380,-

    La forte capacità comunicativa di Don Mario Pieracci lo porta a essere ideatore e fondatore di varie attività Radiotelevisive a servizio delle Diocesi Laziali e della stessa Chiesa Italiana. Oggi è Sacerdote a servizio della Chiesa di Roma, giornalista e collaboratore di Media nazionali e internazionali. Ha ideato questo tipo di riflessioni per comunicare il grande bagaglio di spiritualità che sente nel cuore natogli dall¿ascolto nei vari anni vissuti accanto a Monsignor Giaquinta. Dalla sua lunga esperienza nel settore dei media, 28 anni di attività, nascono queste riflessioni e considerazioni fatte quasi ad alta voce. L¿Autore immagina di parlare a un Fratello che gli sta accanto, un Fratello bisognoso di consiglio, aiuto e sostegno. In questi pensieri spirituali spinge il lettore al desiderio di conoscere maggiormente l¿Amore di Dio e di penetrare il mistero dell¿Incarnazione. Invita il lettore, chiamandolo Fratello, a vivere alla luce di Cristo le varie problematiche esistenziali, con un parlare esigente ma mai scoraggiante. Ogni riflessione, si apre sempre alla Speranza ed è sempre presente la Misericordia e l¿Amore di Dio che tende la mano ad ogni uomo.

  • av Mario Persiani
    306,-

    La pubblicazione nasce dall'esperienza di accompagnamento dei fidanzati al sacramento del matrimonio della Parrocchia di S. Caterina da Siena a Roma dove negli ultimi anni ha preso corpo un percorso formativo articolato in otto incontri e un ritiro finale per la preparazione prossima alla celebrazione del matrimonio. Partendo da questa esperienza il presente progetto ne sviluppa i contenuti proposti e soprattutto ne esplicita gli obiettivi da raggiungere attraverso gli incontri di formazione. I temi affrontati sono stati sviluppati attingendo alla materia presentata nei seminari in cui si articola il Diploma in Teologia pratica con specializzazione in pastorale familiare dell'Università Gregoriana. Il progetto si struttura attorno agli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere in ciascuno degli incontri e globalmente al termine del percorso. Sono stati anche definiti i criteri di verifica e di valutazione dei singoli incontri. L'esplicitazione degli obiettivi si colloca nella prospettiva pastorale caratterizzata dall'approccio esperienziale del vissuto della coppia nel quale l'accompagnamento mira ad evidenziare la naturale apertura dell'amore sponsale alla rivelazione cristiana.

  • av Marco Simbola
    306,-

    Il presente lavoro vuole contribuire ad una prima conoscenza del ¿Cantico dei Cantici¿, piccola ma importante opera della Bibbia, affinché chi legge comprenda le linee essenziali, apprezzi il contenuto, rafforzi la fede per un discernimento efficace nelle scelte di vita. Lo scritto è stato mosso dalla mia personale esperienza di vita, soprattutto il cammino vocazionale e si è nutrito nel tempo di numerose letture e di preziosi studi di Padri della Chiesa, di esegeti e teologi. Per questo ho pensato di suddividere la ricerca in due sezioni. Nella prima offro una lettura continua del ¿Canticö, scandita dai vari poemi di cui è composta la collezione, variegata ma unitaria. Ogni poemetto è preceduto da una composizione in versi, di mia mano; questo per un accostamento soprattutto con il cuore; alla porzione di testo segue sempre una breve focalizzazione su un tema centrale, che sia nutrimento alla vita nel Signore. La seconda parte contiene una serie di osservazioni sul testo e spunti di riflessione su temi teologici inerenti, rispettando la scansione precedente; questo per aprire all¿intelligenza profonda del ¿Canticö, stimolare la ricerca, rinviare agli altri Libri della Scrittura.

  • av Domenico Luciani
    380,-

    Nelle comunità parrocchiali è ormai di stretta necessità il formare laici pensosi, capaci d¿una lettura sapienziale della Scrittura aperta al quotidiano ordine del giorno comunitario. La partecipazione del laico deve crescere dalla collaborazione con i ministeri ordinati alla corresponsabilità nel pensiero e nella decisione illuminata dalla Parola e dallo Spirito. Il luogo del discernimento ecclesiale è l¿intera actio liturgica dell¿Eucarestia, centrale e performativa nella vita della Chiesa. Di fatto avviene nelle ristrettezze temporali del rito. La dilatazione dei tempi avviene nella pratica preparatoria della lectio comunitaria e trova la sintesi nell¿omelia del ministro deputato. Il percorso della lectio divina è congruo con l¿esercizio dei doni dello Spirito, doni preziosi per l¿edificazione della comunità proprio perché esercitati in un simile percorso virtuoso. Vero tesoro comunitario, i doni trovano un senso pieno nella creatività pastorale oggi tanto indispensabile. La pratica della lettura sapienziale della Scrittura tesa all¿incarnazione del Vangelo, nella sinergia con la Celebrazione dell¿Eucarestia, ha la forza di trasfigurare le nostre comunità.

  • av Giuseppe Raimondo
    356,-

    Davanti alla sofferenza, al dolore, ad ogni situazione di male in genere, che «non si sceglie, si patisce. Ci assale. Ci modifica», l¿uomo non può restare indifferente. Egli sente di essere chiamato a reagire, prendendo una posizione. Quello del ¿defilarsi¿ può essere un atteggiamento: l¿atteggiamento di chi sfugge alla responsabilità, scegliendo di rimuovere il problema e vivere un¿esistenza banale. C¿è poi chi preferisce la ¿rassegnazione¿: «Il soggetto prende atto della drammaticità della presenza del male nella sua vita. Ma lo inquadra all¿interno di un determinismo fatalistico». La ¿ribellione¿ è l¿atteggiamento di chi rifiuta di accettare un determinato stato di prostrazione e si dispera. C¿è infine chi dal dolore riesce a farsi stimolare, mettendosi alla ricerca del senso della propria esistenza: «La sofferenza svela, dunque, la potenzialità. Appella alla responsabilità. E questa è chiamata sempre a trasformare le sfide del dolore in stimoli per un amore più grande».

  • av Ermis Segatti
    556,-

    La condizione del tutto particolare e per molti versi inedita in cui versa oggi il cristianesimo è precisamente di una cattolicità a livello planetario. Non solo nel senso che la comunicazione consente di vivere in contemporanea le fedi ad ogni continente; ma nel senso che i cristiaani di tutti i continenti cercano o sono sollecitati a cercare di tenere presente la fede come si esprime in contemporanea su ogni area del piaaneta. E ciò rappresenta davvero una sollecitazione "cattolica" senza precedenti.

  • av Celestine Ezemadubom
    726,-

    Il passato è passato ma la memoria umana lo rende ancora presente. Ricordare i bei momenti del passato è una fonte di gioia.Il problema è il ricordo delle ferite.Sia che altri ci abbiano fatto soffrire o che noi abbiamo fatto soffrire gi altri. Possono essere seri errori che abbiamo fatto nel passato oppure opportunità che abbiamo perso che ci buttano a terra.In ogni caso, c¿è un problema che accomuna le nostre ferite: danno vita a una memoria ferita e questa memoria tiene la persona prigioniera del proprio passato.La persona rimane ingabbiata nel passato mentre vive il presente.Ci fa vivere una vita di continui rimpianti.Forza la persona a portare dei pesi di ferite sofferte o inflitte o errori commessi, e questi pesi gravano ogni giorno.Tali pesi influenzano la vita fisica, psicologica e spirituale dell¿individuo, in una tale situazione soffriamo doppiamente: il dolore attuale sofferto/inflitto e il continuo ricollegarsi e soffrire a causa sua nella memoria che influenza la persona completamente.Il percorso di guarigione delle memorie libera una persona dal momento congelato del passato.

  • av Athos Turchi
    726,-

    Lo scritto è composto dalle tante domande che sorgono nel cuore e nella mente umana e quando se ne chiede una spiegazione a qualcuno comporta un dialogo. Il volume perciò è una forma di dialogo per corrispondenza. Le molte domande ricevute le ho raccolte in sei temi che formano le VI Parti del testo. Ho pensato di iniziare con le domande generali che riguardano il rapporto tra la scienza e la fede, per poi proseguire con quei dubbi più specifici che toccano Dio stesso: la sua natura Trina, la sua opera salvifica con l¿incarnazione del Figlio e quanto è relativo della vita cristiana nei suoi sacramenti. La III parte raccoglie le domande circa l¿Aldilà, il giudizio di Dio, l¿inferno e quanto concerne quella vita che si spera ma di cui poco sappiamo. Seguono i problemi per la verità un pö vari che toccano l¿uomo, la sua persona, l¿anima, la fede e anche il culto che si pratica nella vita religiosa. la V parte contiene problematiche di vita morale, l¿etica umana e i molteplici comportamenti che derivano da una concezione che ancora è distinta in bene e in male. L¿ultima parte è dedicata al male, alla sua presenza, al senso e alla sua comprensione nella vita quotidiana.

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