av Diego Baruffi
140,-
Perché scrivere poesie? Domande che sorgono spontanee a molte persone, a volte anche a coloro che le scrivono. Personalmente credo che la poesia sia quel filo sottile che collega la mente al cuore, dando vita così a parole che lasciano trasparire sensazioni, sentimenti, emozioni, che un essere umano coglie attraverso circostanze di diversa natura dettate dalla realtà in cui vive, dalla quotidianità. Nulla è lasciato alla fantasia dell'inventare, perché tutto nasce dalla sensibilità di un profondo senza fine che esiste all'interno dell'uomo. La poesia altro non è che la sua voce, quel momento in cui il silenzio parla, rendendo viva così una parte nascosta, molto intima, che è il proprio io. Certo, amare la poesia non è cosa facile perché la poesia, come la vita, spazia dal dolore alla gioia, dalla tristezza all'allegria, dall'amore alla morte. La poesia dunque è vita. È quella verità per cui l'uomo lotta ogni giorno. È ideale, è riflessione, è speranza, è credo, è pensiero, è un insieme di valori. Amare la poesia vuol dire amare la vita, sapendone cogliere e apprezzare le bellezze che ci circondano. È quella voglia di trasmettere, di comunicare; è un donarsi liberamente senza sentire la necessità di ricevere. Questo è ciò che è racchiuso in queste poesie: un messaggio forte e chiaro che risvegli la coscienza e la morale, troppo spesso sovrastate dall'egoismo e dall'interesse.