Böcker av Matteo Astone

Fra i sospiri umidi e tenebrosi di un sottopasso, le lettere di un vecchio manifesto prendono vita e compongono un messaggio spaventoso. Il mondo senza tempo di Z 152 è ora solo nei racconti con cui Elena e Francesco impressionano i loro amici a scuola. Pensano di essere scampati agli Han-du, ma non sanno che era tutto parte dei piani... finché la magia della Pentola di Fuoco li risucchia nel buio del suo mondo di pietra. Prigioniero è anche Lorenzo, l'amato zio e ricercatore in fisica subatomica scomparso sette anni prima. Incredibilmente, è lui ad averli attratti lì, e ha molte altre cose da spiegare ai nipoti. Unica luce nella prigionia dei tre è un misterioso cofanetto nascosto secoli prima fra le pietre dell'Arena Romana di Padova. È l'eredità di Antonio Fringuelli, falegname della vecchia Patavium e peggiore incubo degli Han-du.

Francesco e lo zio Lorenzo giacciono prigionieri in una cella di pietra del regno di Hi-kun, con la disperazione negli occhi per le sorti di Elena, strappata loro dai servi della Pentola. Nella penombra del suo dolore, Lorenzo rivive una visione sconcertante: sua nonna è una vecchia strega dagli occhi di fuoco che rimesta una pozione di morte, mentre tizzoni ardenti accendono sulla parete una parola dagli oscuri poteri. Il cofanetto di Antonio Fringuelli, falegname dell'antica Patavium che ha sfidato Hi-kun secoli prima, appare come una promessa di salvezza irraggiungibile. È allora che il professor Cotoletta si risveglia dalla notte della sua mente, e chiama il suo alunno Giuseppe, amico dei fratelli Fringuelli, a seguirlo nella sua pazzia. Inizia una sfida contro il tempo e l'ignoto, in un mondo di prigioni di pietra, cunicoli stregati e mappe di luce, all'inseguimento di una verità nascosta tra le righe di un'antica lettera e i riflessi di un cristallo, sospesa fra mezze parole e visioni rivelatrici.

Giuseppe ha sei anni, Antonio solo quattro. Le loro voci bambine ridono mentre giocano a rotolarsi fra i fiori della valle. Giuseppe e Antonio e tutti gli altri bambini sanno che vi fluisce la magia. È la Valle dei Gigli, che si apre sotto l'abbraccio del sole e lo sguardo dei due villaggi sulle colline. La vita scorre serena nei due villaggi, ma un giorno qualcosa va storto nelle trattative fra i loro abitanti. Si alza la voce, si arriva alle mani e in un attimo si è nel turbine della pazzia. Ed ecco dai due villaggi scendere verso valle uomini inferociti armati di forconi e della fiamma della vendetta. L'odio è cieco e non vede la magia della valle. Non vede nemmeno Giuseppe e Antonio e gli altri bambini, che come sempre giocano fra i gigli. I bambini iniziano la loro fuga disperata, ma, sotto gli occhi di Giuseppe ormai in salvo, il piccolo Antonio non fa in tempo..."Giuseppe mormorò al cielo una preghiera davanti a quella povera croce, che spuntava dal terreno in una valle che era un immenso cimitero. Poi chinò la testa per qualche istante e restò in silenzio, ad ascoltare il respiro della morte che si levava dalla valle."