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Böcker av Pietro Aretino

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  • av Pietro Aretino
    380,-

    Le opere di Pietro Aretino rappresentano un importante contributo alla letteratura italiana del Rinascimento. Aretino, con la sua abilità nella scrittura, ha impreziosito la letteratura italiana con una vasta produzione che spaziava dalla poesia alla prosa. Questi scritti sono un'occasione per immergersi nella cultura e nelle arti dell'epoca in cui sono stati prodotti.This work has been selected by scholars as being culturally important, and is part of the knowledge base of civilization as we know it.This work is in the "public domain in the United States of America, and possibly other nations. Within the United States, you may freely copy and distribute this work, as no entity (individual or corporate) has a copyright on the body of the work.Scholars believe, and we concur, that this work is important enough to be preserved, reproduced, and made generally available to the public. We appreciate your support of the preservation process, and thank you for being an important part of keeping this knowledge alive and relevant.

  • - 1
    av Pietro Aretino
    556,-

    La raccolta di lettere tra Fausto Nicolini (un umanista del XVI secolo) e Pietro Aretino (poeta, scrittore e letterato), sono un vero tesoro della letteratura epistolare del Rinascimento italiano. Grazie alla loro scrittura scorrevole e interessante, questi scambi ci permettono di comprendere la vita, la cultura e le passioni di due grandi uomini del loro tempoThis work has been selected by scholars as being culturally important, and is part of the knowledge base of civilization as we know it.This work is in the "public domain in the United States of America, and possibly other nations. Within the United States, you may freely copy and distribute this work, as no entity (individual or corporate) has a copyright on the body of the work.Scholars believe, and we concur, that this work is important enough to be preserved, reproduced, and made generally available to the public. We appreciate your support of the preservation process, and thank you for being an important part of keeping this knowledge alive and relevant.

  • av Pietro Aretino
    540,-

    Le commedie di Aretino sono una miniera di satira e umorismo che offre uno spaccato della vita culturale e sociale del Rinascimento italiano. Questa edizione riveduta e corretta offre al lettore uno spaccato ancora più raffinato delle opere del celebre autore.This work has been selected by scholars as being culturally important, and is part of the knowledge base of civilization as we know it.This work is in the "public domain in the United States of America, and possibly other nations. Within the United States, you may freely copy and distribute this work, as no entity (individual or corporate) has a copyright on the body of the work.Scholars believe, and we concur, that this work is important enough to be preserved, reproduced, and made generally available to the public. We appreciate your support of the preservation process, and thank you for being an important part of keeping this knowledge alive and relevant.

  • av Pietro Aretino
    306,-

    Le due frottole di Pietro Aretino sono separate da poche settimane di differenza. Ma in mezzo scorre il fiume infernale del sacco di Roma. La prima, il Coriero mandato da Venere a cercare l'Amore, fu scritta a Mantova nel marzo del 1527 ed è una farsa, ovvero un componimento teatrale per voce sola destinato ad allietare una festa di corte (anche se poi si trasforma in uno sboccato pamphlet satirico). La seconda, la Frottola di maestro Pasquino, spedita al marchese di Mantova nel luglio di quello stesso anno, quando ormai l'Aretino si era rifugiato a Venezia, è la sua più grandiosa e diabolica pasquinata, quella che fece piangere di rabbia papa Clemente VII quando la lesse, prigioniero dei suoi nemici in Castel Sant'Angelo. Nei suoi versi il sacco di Roma si converte in un macabro e grottesco carnevale che non trova confronti nella nostra letteratura.

  • av Pietro Aretino
    306,-

    I Sonetti lussuriosi sono per eccellenza il libro maledetto di Pietro Aretino. Oggetto di una distruzione sistematica dopo che tutta l'opera dell'autore era stata messa all'indice dei libri proibiti, si diffusero in edizioni clandestine sempre più corrotte e contaminate di testi spurii, tanto che ancora oggi si continuano a stampare repliche indegne. La nuova edizione critica riveduta e corretta tiene conto di un manoscritto finora inedito e di una nuova datazione dell'editio princeps (non 1527 ma 1537). Ricostruisce la storia del testo, liberandola da tutti i cascami leggendari che si sono accumulati nel tempo, a partire dalla prima idea, che nasce nel 1525 da una sorta di commento poetico a 16 incisioni erotiche di Marcantonio Raimondi (su disegni di Giulio Romano), alla prima edizione del 1537, interamente perduta, fino alla sola cinquecentina di cui ci sia pervenuto un esemplare, purtroppo corrotto e mutilato, che si cerca di sanare e integrare sulla scorta della tradizione ulteriore. Nuova edizione riveduta e corretta.

  • av Pietro Aretino
    366,-

    Certamente se il mio animo, il quale è con voi quasi sempre, non mi vi rammentava, io era a peggior partito che non sono i vizi còlti in uggio da lo odio che in eterno gli portarà quella libertà di natura concessami da le stelle: perché, sendo io tenuto di molto obligo con una schiera di mezzi iddii, non sapeva a chi mi intitolare la istoria che io vi intitolo. S'io la dedicava al re di Francia, ingiuriava quel dei Romani. Offerendola al gran genero di Cesare e gran duca di Fiorenza, lume di giustizia e di continenzia, mi dimostrava ingrato a la somma bontà di Ferrara. Volgendola al magno Antonio da Leva, che averia detto di me l'ottima eccellenzia di Mantova e l'onorato marchese del Vast...

  • av Pietro Aretino
    360,-

    Io vorrei dir la donna ch'ebbe il vanto di leggiadra et angelica bellezza, la qual l'amato ben sospirò tanto che depose la gioia e l'alterezza, et imparato a pianger con quel pianto che ad altri insegnò già la sua durezza: Medor pur chiama in suon languido e fioco, che non l'ascolta e 'l suo mal prende a gioco.

  • av Pietro Aretino
    276 - 450,-

  • av Pietro Aretino
    410,-

  • av Pietro Aretino
    540,-

  • av Pietro Aretino
    296,-

    L'oeuvre du divin Arétin, deuxième partie; Essai de bibliographie arétinesque par Guillaume Apollinaire, a été reconnu comme une ¿uvre majeure dans toute l'histoire humaine, et nous avons pris des précautions pour assurer sa préservation en rééditant ce livre de manière moderne pour les générations présentes et futures. Ce livre a été entièrement retapé, révisé et reformaté. Le texte est lisible et clair car ces livres ne sont pas créés à partir de copies numérisées.

  • av Pietro Aretino
    276,-

    L'oeuvre du divin Arétin, première partie; Introduction et notes par Guillaume Apollinaire, a été reconnu comme une ¿uvre majeure dans toute l'histoire humaine, et nous avons pris des précautions pour assurer sa préservation en rééditant ce livre de manière moderne pour les générations présentes et futures. Ce livre a été entièrement retapé, révisé et reformaté. Le texte est lisible et clair car ces livres ne sont pas créés à partir de copies numérisées.

  • av Pietro Aretino
    270,-

    Nella prima parte del Dialogo la Nanna insegna alla Pippa il mestiere della cortigiana: la serie di trucchi e di astuzie per sedurre e spillar denaro agli innamorati, che vengono illustrati attraverso i casi della vita della Nanna sono ispirati da una strategia di occultamento, che cela dietro a un'apparenza di decoro e di onorabilità il vero intento dell'arte puttanesca, da acquisire attraverso il controllo delle passioni e l'educazione del comportamento. Nella seconda giornata sono esposti gli inganni e i tradimenti che gli uomini fanno alle donne che credono loro: in un crescendo di aneddoti finalizzati a provare l'inclinazione al tradimento dei mariti, questa parte si interrompe all'improvviso con la reazione emotiva della Pippa, che sviene per il cordoglio, secondo un espediente a effetto tipico della scrittura irregolare e ghiribizzosa dell'Aretino. Nella terza ed ultima parte segue la descrizione degli accorgimenti delle mezzane, affidata alla Balia e alla Comare, mentre madre e figlia fanno da ascoltatrici. Ragionamento e Dialogo si presentano come programmatica effrazione delle convenzioni del genere serio, dell'institutio, che Aretino irrideva nella versione idealizzata e spiritualistica che aveva assunto in clima di classicismo cinquecentesco. Nella manipolazione attuata da Aretino i contenuti alti risultano polemicamente dissacrati in un contrappunto sarcastico, dove ad essere salvaguardati sono i valori formali (sprezzatura, dialettica nascondere/apparire, simulazione/dissimulazione, retorica del decoro e dell'onesto) a petto di una clamorosa sostituzione dei messaggi con quelli che il sistema classicistico etichettava come disvalori (Aonia edizioni).

  • av Pietro Aretino & Francesco Marcolini
    266 - 420,-

  • av Pietro Aretino & Fernan Xuares
    366 - 510,-

  • av Pietro Aretino & Redaktion Gröls-Verlag
    410 - 530,-

  • av Pietro Aretino
    350,-

  • - (Ragionamenti)
    av Pietro Aretino
    580 - 816,-

  • av Pietro Aretino
    376 - 580,-

  • av Pietro Aretino
    140 - 286,-

    Il libro maledetto di Pietro Aretino, per la prima volta ricostruito nella sua atenticita e nella sua interezza in un'edizione critica commentata.

  • av Pietro Aretino
    456 - 716,-

  • av Pietro Aretino
    560,-

    Dialogues the first erotic book in the Christian world to be written in the common vernacular, it was but one of the few to describe the obscenity of commercial love, and is thus a cornerstone of both Italian literature and Counter-Renaissance vigour.

  • av Pietro Aretino
    276,-

    Le due frottole di Pietro Aretino sono separate da poche settimane di differenza. Ma in mezzo scorre il fiume infernale del sacco di Roma. La prima, il Coriero mandato da Venere a cercare l'Amore, fu scritta a Mantova nel marzo del 1527 ed ? una farsa, ovvero un componimento teatrale per voce sola destinato ad allietare una festa di corte (anche se poi si trasforma in uno sboccato pamphlet satirico). La seconda, la Frottola di maestro Pasquino, spedita al marchese di Mantova nel luglio di quello stesso anno, quando ormai l'Aretino si era rifugiato a Venezia, ? la sua pi? grandiosa e diabolica pasquinata, quella che fece piangere di rabbia papa Clemente VII quando la lesse, prigioniero dei suoi nemici in Castel Sant'Angelo. Nei suoi versi il sacco di Roma si converte in un macabro e grottesco carnevale che non trova confronti nella letteratura di tutti i tempi.

  • av Pietro Aretino, Giorgio Vasari, Sperone Speroni, m.fl.
    162,99

    Titian was recognised very early on as the leading painter of his generation in Venice. Starting in the studio of the aged Giovanni Bellini, Titian, with his contemporary Giorgione, almost immediately started to expand the range of what was possible in painting.

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