Om Il braccio violento dell'omofobia
Un romanzo che non vuole anticipare la trama per riflettere ma anche per conoscere meglio il mondo degli emarginati omosessuali che nulla hanno a che vedere con la pedofilia, vizi, perversioni e manie fobiche. Con le conseguenze di omicidi efferati, agghiaccianti e terrificanti. È un'opera narrativa simmetrica con un'agnizione finale di violenza inaudita e stomachevole. Manipolatorio, fanatico, squilibrato, alterato, sconvolgente, surreale e sopra le righe. Che colpisce dritto al cuore dell'amore che non dovrebbe avere "differenze". Gli epiloghi potrebbero essere i nostri tempi; in sostanza, un luogo e un tempo in cui la continua ostilità fra leggenda e nostra epoca sono trapiantati nelle scene di prepotenza e fobie croniche, un modo di descrivere che sembra intonarsi a un mondo ruvido e duro come i suoi macigni. Il braccio violento dell'omofobia è un'opera modernissima, una cruda testimonianza dentro il mondo omosessuale, dove imperversa fatica psichica, dolore, attesa, malumore, amore, speranza ma anche spiragli di gratificazione.
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