Om Il Lord del Milan
Nel 1891 un giovane lavoratore nel settore tessile chiamato Herbert Kilpin lasciò Nottingham per l'Italia, senza immaginare che non avrebbe mai più fatto ritorno in patria.
Un organizzatore che seppe stringere relazioni con molta gente: frequentò aristocratici, calzolai, uomini d'affari, studenti e cantanti, per arrivare a formare una squadra di calcio dal nulla; appassionato e intraprendente, ma allo stesso tempo solitario e ossessivo, consumato dalla sulla passione per un gioco dal quale né chiese né ottenne mai alcuna ricompensa finanzaria.
In un periodo di fama diffusa, di legge marziale, di guerra e di assassini mangiatori di gelato alla crema, avrebbe speso ogni momento libero giocando con una palla di cuoio pesante su campi fangosi con il suo gruppo di 'fratelli.'
Ma tutto questo lo avrebbe portato a fondare, straniero in terra straniera, quella che sarebbe diventata una delle più intitolate squadre di calcio al mondo: l'AC Milan, portandola alla vittoria dei suoi primi tre titoli nel campionato italiano.
Kilpin morì nell'oscurità nel 1916, mai conosciuto in Inghilterra e ben presto dimenticato in Italia: seppellito in una tomba senza nome, i suoi resti furono riscoperti in tempo per il centenario del suo club.
Cent'anni dopo la sua morte, da molti è considerato il padre del calcio italiano. Per i tifosi del suo club lui è, semplicemente, Il Lord del Milan.
Un romanzo ispirato dai fatti, questa è la sua storia.
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