Om La Bibbia dell'Investitore (Volume 1)
Le Obbligazioni (spesso chiamate con il termine inglese bonds) sono titoli a reddito fisso che vengono emessi da società e Stati come mezzo per raccogliere capitale di debito e, quindi, costituiscono una provvista finanziaria. Quando emette un'obbligazione, l'emittente s'impegna a: - Restituire il capitale scritto sul titolo, valore nominale, alla scadenza del prestito.>Le obbligazioni sono emesse allo scopo di reperire capitali da investire, direttamente tra i risparmiatori e a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle dei prestiti bancari. Tali condizioni derivano dalla possibilità che l'investitore ha di smobilizzare il proprio investimento sul mercato secondario. I Titoli di Stato sono obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per conto dello Stato con lo scopo di finanziare il proprio debito pubblico o direttamente il deficit pubblico. I diritti di credito incorporati nel titolo possono essere corrisposti al sottoscrittore del prestito sia mediante lo scarto di emissione (ossia la differenza tra il valore nominale e il prezzo di emissione o di acquisto), sia mediante il pagamento di cedole (fisse o variabili) durante la vita del titolo. Alla scadenza dell'obbligazione lo Stato rimborsa il capitale iniziale. Il termine azione costituisce la frazione minima del capitale sociale che occorre sottoscrivere per assumere la qualità di socio di una società per azioni o in accomandita per azioni. Il possessore di una azione è, quindi, proprietario di un'unità del capitale sociale della società, o, detto più brevemente, è proprietario di una quota societaria, e per questo motivo è socio della stessa. Le azioni devono essere di eguale valore e conferiscono ai loro possessori uguali diritti. Le azioni possono essere quotate o non quotate. Concettualmente, l'aumento di capitale consiste in un incremento del capitale della società mediante l'emissione di nuovi titoli oppure mediante l'incremento del valore nominale delle azioni già esistenti. Trattandosi di un atto che va a impattare su quello che è il capitale sociale indicato nello statuto, l'aumento di capitale, solitamente proposto da consiglio di amministrazione, deve ottenere il via libera dell'assemblea degli azionisti convocata in sessione straordinaria che, a sua volta, darà al Consiglio di Amministrazione la delega per l'esercizio dell'operazione indicando il termine massimo entro il quale concretizzare l'operazione.
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