Om Profilo biochimico e proteomico dei neonati SGA
L'ipotesi di Barker della programmazione fetale per le malattie croniche non trasmissibili propone che uno stimolo ambientale avverso, come una restrizione di nutrienti o di ossigeno durante un periodo critico dello sviluppo fetale, induca effetti strutturali e funzionali nell'organismo in via di sviluppo, ottimizzando la crescita di organi chiave come il cervello a scapito di altri organi come le isole beta del pancreas. In previsione di un ambiente extrauterino con un basso apporto calorico, il feto apporta modifiche adattative che portano ad alterazioni metaboliche volte a garantirgli maggiori possibilità di sopravvivenza. Nonostante la notevole quantità di prove accumulate su questa "programmazione intrauterina", i meccanismi che la determinano non sono ancora del tutto chiari. Considerando la sua morbilità e mortalità a livello mondiale, la ricerca di conoscenze che possano portare a un'identificazione più precoce dei pazienti a rischio potrebbe portare alla promozione di cambiamenti significativi, non solo per migliorare le condizioni di salute di questi individui e delle generazioni future, ma anche per ridurre i costi del Sistema Sanitario.
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