Om Diana e la tuda
Muri bianchi, altissimi. Alle grandi vetrate luminone, tende nere. Tappeto nero, mobili neri. Lungo le pareti, collocate simmetricamente, riproduzioni in gesso di antiche statue di Diana. Porta a destra; uscio a sinistra.
Una gran tela bianca pende quasi a mezzo della scena, sospesa a un bastone e scorrevole sugli anelli, a riparo della modella nuda, in piedi su uno zoccolo. La sua ombra per via d'una forte lampada accesa dietro, si proietta nera, enorme, sulla parete di fondo, atteggiata da Diana, come nel piccolo bronzo del museo di Brescia, attribuito al Cellini.
Al levarsi della tela, Nono Giuncano di qua dalla tenda, fosco, irrequieto, siede su uno sgabello, aspettando che la "posa...
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