Om Giacomo l'idealista
Giacomo Lanzavecchia mi scriveva sui primi di settembre: «Ti ricordo la promessa che mi hai fatta di venir a passare qualche giorno alle Fornaci. Non ebur neque aureum Mea renidet in domo lacunar... Ma c'è sempre la cameretta libera dello zio prete colla bella vista sul Resegone. Seguace dei pitagorici, io non sono cacciatore, ma c'è qui presso il "Roccolo" di don Andrea, dove sento che quest'anno i tordi si lasciano pigliare volontieri. Se stenterai a pigliar sonno la notte, ti darò a leggere le bozze di stampa d'un certo mio "Saggio sull'Idealismo dell'avvenire", che ebbe, se non lo sai, l'onore d'un mezzo premio d'incoraggiamento dal R. Istituto Veneto. Ma non spaventarti, caro Edoardo!
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