Om ISTORIA DEL CONCILIO TRIDENTINO - VOL III
Io non sono ignaro delle leggi dell'istoria, in che quella sia differente dagli
annali e da' diarii. So ancora che genera sacietà nello scrittore, e nel lettore tedio
la narrazione di accidenti uniformi, e che raccontare minuzie troppo particolari
merita nome d'imprudente sacentaria; nondimeno osservo di frequenti
repliche e minute narrazioni in Omero, e che nell'espedizione di Ciro minore
Senofonte piú rapisce l'animo e piú insegna raccontando i raggionamenti serii
e giocosi de' soldati, che le azzioni e consegli de' prencipi. E vengo in opinione
che a ciascuna materia convenga la propria e singolar forma, e che questa mia
non possi esser formata con le ordinarie regole.
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