Om Siroe
COS. Figli, io non son del regno
Men padre che di voi. Se a voi degg¿io
Il mio tenero affetto, al regno io deggio
Un successore, in cui
Della real mia sede
Riconosca la Persia un degno erede.
Oggi un di voi sia scelto: e quello io voglio
Che meco il soglio ascenda,
E meco il freno a regolarne apprenda.
Felice me, se pria
Che m¿aggravi le luci il sonno estremo,
Potrò veder sì glorioso il figlio,
Che, in pace o fra le squadre,
Giunga la gloria ad oscurar del padre.
MED. Tutta dal tuo volere
La mia sorte dipende.
SIR. E in qual di noi
Il più degno ritrovi?
COS. Eguale è il merto.
Amo in Siroe il valore,
La modestia in Medarse;
In te l¿animo altero, (a Siroe)
La giovanil...
Visa mer